Il ruolo del software
Una mia intervista del 2002 con Beppe Caravita sul ruolo del software nello sviluppo delle telecomunicazioni, dei servizi tecnologi e del mercato nel suo complesso.
Pubblicai questo post su Medium nel 2022. Lo riporto qui perché penso sia utile conservarlo insieme agli altri articoli di A bassa voce.
L’amico Enrico Pagliarini mi ha fatto un regalo immenso. Ha recuperato l’originale di un articolo del 2002 di Beppe Caravita che mi intervistava sui temi del software e del bisogno di sviluppare piattaforme europee per il mobile e per ciò che allora non si chiamava ancora IoT.
Era il 6 dicembre 2002, 5 anni prima dell’iPhone, 20 anni fa. C’erano i primi palmari Palm e Windows; Nokia era leader mondiale dei cellulari. Apple stava cercando di uscire dalla crisi che l’aveva colpita negli anni ’90. Vi ricordo che MacOS X era uscito l’anno prima, nel 2001. E a quei tempi non si parlava ancora di cloud, ma si capiva che sarebbero arrivati “servizi a valore aggiunto” basati sull’uso delle reti.
Io ero appena diventato ordinario e ancora vice-direttore di Cefriel. Leggete ciò che dissi e la discussione fatta con Beppe.
Poi Microsoft (per la parte mobile) e Nokia si fermarono. E qualcun altro invece fece iPhone, Android, Car Play, Android Automotive, Apple Home. E Microsoft invece ha creato Azure.






